Sabato 10 giugno si è tenuta a Villa Medici la mostra “Una linea storta tesa”, tradizionale appuntamento di Villa Medici, curato da Saverio Verini, dedicato all’esperienza romana di sedici borsisti francesi.“Una line storta” tesa vuole evocare una traiettoria che comprende punti fermi e ripensamenti, un filo costantemente vivo, teso, agitato.La mostra comprende sculture, pitture, prestazioni, installazioni, video, fotografie e musica, mettendo in risalto i diversi indirizzi dei borsisti, dall’interesse per il paesaggio alle prospettive femministe, dal potenziale affettivo e storico degli oggetti al rapporto con Roma e gli spazi di Villa Medici, che fanno spesso da sfondo alle opere.In contemporanea, sempre a Villa Medici, si è inaugurata il giorno 10 “Bad timing”, la mostra personale dell’artista e regista Théo Mercier, che fu borsista a Villa Medici nel 2013-14. Dopo 10 anni l’artista torna a Roma, città che ha segnato una svolta decisiva nella sua carriera. L’esposizione si sviluppa nel contesto dell’architettura, negli spazi interni ed esterni di Villa Medici e resterà aperta fino al 10 settembre.Dalle auto precipitate a terra, esposte nel piazzale esterno, nel comprensorio in stile classico della villa, si passa alle sedie di bronzo abbandonate, schiacciate, deformate o spaccate tra il peso di una pesante pietra e la forza di aspirazione di un pallone di elio teso verso lo zenit. Le sale espositive conducono all’antica cisterna, in cui l’artista mette in scena la risoluzione sotterranea di questa situazione distopica attingendo all’antica tradizione dei Palazzi della Memoria. Le sue sculture sono strutture ibride di elettrodomestici usati e sculture di marmo amputate, provenienti dalle collezioni di Villa Medici mettono in relazione le vestigia sfarzose del passato con i residui post-industriali del caos contemporaneo. “Bad timing” tenta di irrompere nel presente del museo per proporre un insieme di ipotesi ibride, umoristiche e sovversive, sicuramente di rottura con gli schemi.
Il 9 e il 10 settembre è in progetto uno spettacolo creato appositamente per Villa Medici, con giovani artisti del teatro sperimentale e musicale, in collaborazione con lo Short Theatre di Roma.