Il 16 giugno si aprirà a Roma la nuova edizione del festival estivo “I Giardini della Filarmonica “dell’Accademia Filarmonica Romana, presieduta da Paolo Baratta, che si terrà fino al 29 giugno nel verde che circonda la Casina Vagnuzzi, sede dell’istituzione romana in via Flaminia 118, a pochi minuti da piazza del Popolo, alle pendici di Villa Borghese. “rEstate in Ascolto” è il titolo pensato per il 2023, un festival che, grazie alla preziosa collaborazione delle ambasciate di Argentina, Lituania, Messico, Grecia,degli istituti di cultura Giapponese, Lituano, Polacco e Austriaco, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, porta nei Giardini artisti e musicisti da tutto il mondo, con repertori che spaziano tra il barocco, l’avanguardia, il jazz e il folk, con incontri e presentazioni di libri.“Ascoltare con sentimento”, come dice il direttore artistico Enrico Dindo. Un caleidoscopio di emozioni, ripartito in 26 appuntamenti, con più eventi al giorno fra Sala Casella e Giardini, un viaggio da Varsavia a Vienna, da Tokyo a Vilnius, da Bucarest a Buenos Aires. Inaugurerà la rassegna il 16 giugno il Dagadana con musiche tradizionali folk dalla Polonia e dall’Ucraina. Seguiranno il gruppo dei tamburi giapponesi Taiko Enishi, il polistrumentista messicano Israel Varela, la charahnguista argentina Carolina Barenbaum, Sabrina Varani, con “Poesia di guerra”, dedicata alla cultura persiana, il Beraber Trio, dalla Grecia, con gli strumenti popolari dell’oud e del kemence e una serata tzigana con musica folk gitana del New Gipsy Project. In programma anche “Colores”, incontro musicale con Marco Sinopoli e Roman Gomez, e il Germano Mazzocchetti Ensemble. Di impronta classica saranno i due concerti dell’austriaco Chaos String Quartet e del pianista lituano Pijus Pirogovas e la serata liederistica “Strauss e Ligeti” con il soprano Rosaria Angotti e il pianista Jacopo Petrucci.Avremo poi cinque incontri dedicati alla presentazione di alcune novità editoriali in campo musicale, dialogando con gli autori che si alternano a interventi musicali.L’Omaggio a Roma, concluderà il festival il 29 giugno, festa dei patroni di Roma S. Pietro e Paolo, con due appuntamenti: “Caput mundi “, sulla Roma del ‘600, e “Roma mia”, con Angelo Maggi, Monica Ward e la Banda dell’Uku, con canzoni romane di autori come Armando Trovajoli, Carlo Rustichelli, Gabriella Ferri e Romolo Balzani.Per chi vorrà ristorarsi nei Giardini si potranno gustare piatti tipici della cucina siriana.
Jolanda Dolce